Roma come New York: una realtà lunga 8.000 anni
Migliaia di anni fa, Roma era un mix vero e proprio di persone, di cittadini e di razze diverse. Praticamente era quello che New York sarebbe diventata oggi. A riportare questa notizia sulla storia della Capitale è la rivista Science, che ha pubblicato uno studio internazionale.
Nella ricerca che andiamo a consultare viene spiegato che fin dalle sue origini, Roma era caratterizzata da un continuo viavai di persone e civiltà. E’ stato analizzato il Dna di 127 resti umani partendo da 29 siti archeologici, così da poter ricostruire oltre 10mila anni di movimenti e migrazioni. Emergono etnie anatoliche, ucraine e iraniane, riconosciute dalla genetica dei primissimi abitanti.
La notizia porta la firma dell’antropologo Alfredo Coppa (università Sapienza di Roma), di Ron Pinhasi (università di Vienna) e Jonathan Pritchard (biologo dell’università di Stanford).
Com’era Roma 8.000 anni fa
I dati biologici hanno permesso di ricostruire i movimenti migratori che hanno portato alla crescita della popolazione durante l’Impero Romano. Si nota quindi che 8mila anni fa, Roma era popolata da cacciatori e raccoglitori, ai quali si affiancavano agricoltori di origine mediorientale e diversi iraniani. Accorciando i tempi, fino ad arrivare a 5.000 e 3.000 anni fa, si nota poi l’insediamento di popolazioni di origine ucraina.
Se passiamo invece al periodo storico che abbraccia la nascita di Roma, la situazione cambia, dimostrando una variabilità genetica ben diversa. Gli arrivi infatti in quel periodo sono associati alle aree del Mediterraneo orientale e soprattutto del Medio Oriente. Gli immigrati d’Europa e del Nord Africa si sono stabiliti a Roma, e hanno segnato un cambiamento importante per una delle prime città del mondo antico.
Il mix etnico che fa della Capitale un’antica New York
Affluenza orientale, ucraina, per arrivare poi a forti concentrazioni di Nord africani. Ma più ci si avvicina ai giorni nostri e maggiore è l’arrivo di cittadini provenienti dall’Europa centrosettentrionale. Il continuo mutamento e i flussi migratori sono chiaramente influenzati anche e soprattutto dagli eventi tumultuosi che si sono verificati. Per esempio la decisione di trasferire la capitale a Costantinopoli, per non parlare poi della scissione dell’Impero, fino alle invasioni barbariche. Anche le malattie hanno avuto un peso importante, poiché hanno decimato la popolazione.
Ebbene sì, tutto questo viene raccontato dallo studio di un Dna, che mostra anche come sia poi sparita l’influenza orientale, per lasciare spazio a un nuovo flusso europeo. Quest’ultimo ha sancito la predominanza dei tratti tipici dell’Europa centrale, mentre si procedeva con l’ascesa del Sacro Romano Impero.