Rivestimenti per garage: l’antiscivolo salvavita per la tua macchina
Un vero e proprio incubo per gli automobilisti è quello di perdere il controllo della propria macchina in prossimità di rampe o discese, situazione molto comune quando la si deve parcheggiare in garage. La presenza di salite, discese, spazi troppo stretti, richiede grande attenzione per parcheggiare la propria auto. Proprio per diminuire drasticamente le probabilità di pericolo in questa fase, sono state progettate delle piastrelle in gres porcellanato perfette per aumentare l’aderenza della ruota con il pavimento e ridurre la possibilità di fare danni. Questi prodotti sono messi a disposizione in diverse varianti estetiche e con funzionalità diverse, vediamo quali scegliere.
Quali pavimentazioni scegliere per il garage
La possibilità di comprare un pavimento antiscivolo per aumentare l’aderenza del garage è sicuramente una possibilità importante per tutti quegli spazi in diretta prossimità dell’esterno, quindi altamente esposti a precipitazioni e acqua. Il tasso di aderenza, in questi casi, deve essere scelto in base a quanta acqua si pensa di poter trovare nel luogo in cui verrà applicata la piastrella.
Per aumentare l’aderenza, spesso si opta per la classica colata di cemento in prossimità di discese e salite. Tuttavia, questa soluzione non ha sicuramente il fascino delle piastrelle in gres porcellanato. Il design di questi prodotti consente di rendere eleganti gli ambienti senza intaccare la sicurezza e la funzionalità dei pavimenti. Avere una piastrella antiscivolo, magari abbinabile al cemento, permette di avere alte prestazioni e ottima cura estetica dell’ambiente del garage. In questi casi, uno dei modelli preferiti per il rivestimento dei garage è la cementina in gres porcellanato, soluzione in grado di richiamare i colori e le tonalità del cemento unendoli a quel tocco di design capace di rendere unica l’estetica del pavimento.
Altre soluzioni impiegate, ma meno frequenti, sono il gres porcellanato effetto cotto, scelto per quelle abitazioni tipiche degli anni ‘80/’90 caratterizzate da questi colori, e il gres effetto cemento, altra soluzione che richiama molto le tonalità esterne dell’asfalto rendendolo più elegante.
Le caratteristiche tecniche del gres porcellanato antiscivolo
Tutti i pavimenti antiscivolo si distinguono per la grande aderenza offerta, un dato importante che viene stabilito dopo numerosi test a cui sono sottoposti i prodotti. Ogni piastrella viene messa alla prova stabilendone il grado di attrito nelle diverse condizioni di uso.
Uno dei parametri più importanti per determinarne le capacità antiscivolo è il BCRA, ovvero il coefficiente che misura la scivolosità. Ogni articolo antiscivolo presenta questo parametro sulla confezione del prodotto, si tratta di un dato molto importante se si intende acquistare un rivestimento per il proprio garage o per aree facilmente esposte a agenti atmosferici. Il testo viene svolto solitamente su pavimentazioni messe in posa per ricreare il contesto d’uso. Il BCRA corrisponde ad un numero che va da 40 in su. 40 è quindi il minimo da dover raggiungere per poter essere definito antiscivolo. Il ventaglio di risultati ottenibili può variare moltissimo, vengono quindi categorizzati in diversi gradi di aderenza per identificare il contesto di utilizzo ideale per ogni prodotto.
Altre certificazioni per l’antiscivolo
Oltre al metodo di valutazione appena visto, ci sono anche altre possibilità di identificazione del grado di scivolosità. Uno dei più importanti è il DIN 51130, test svolto in laboratorio che misura il valore d’attrito con una scala che va da 9 e 13, dove l’unità di misura è rappresentata con la lettera R. Le piastrelle che vanno da R9 a 10 sono solitamente usate in ambito residenziale, sono per le abitazioni comuni. Queste piastrelle vanno bene solo per i pavimenti con inclinazione dai 3 ai 10 gradi. Le R10 permettono invece di essere usate in contesti con pendenze dai 10 ai 19 gradi. Seguendo la stessa logica, le R11, le R12 e le R13 saranno ancora più aderenti, possono infatti essere usate con inclinazioni 19-27 gradi, 27-35 gradi e maggiori di 35 gradi.
Non resta altro da fare che tenere in considerazione l’aderenza in caso di pavimento bagnato. Questa capacità è solitamente indicata con le lettere A, B e C, dove A rappresenta aderenza media in presenza di acqua, la B indica l’aderenza in presenza di molta acqua e la C rappresenta la massima aderenza possibile.