La stagione turistica estiva aiuterà i professionisti e imprese della Capitale?
Le ultime notizie sull’emergenza sanitaria potrebbero far tirare un sospiro (amaro) di sollievo ai settori chiusi dal Governo e a tutte quelle categorie gravemente colpite dalla pandemia. Secondo gli studi pubblicati da alcune testate italiane, infatti, i nuovi permessi concessi dal Governo hanno raccolto grande entusiasmo tra le persone e, quindi, la stagione estiva turistica potrebbe ripartire alla grande. Certamente i profitti non saranno paragonabili a quelli precedenti alla pandemia ma la possibilità per molti di poter tornare a lavorare sembra aver acceso quel timido barlume di speranza che aleggia da tempo tra gli italiani.
Il turismo è un ramo portante della nostra economia
In un Paese come il nostro, dove il turismo ha un impatto sul PIL pari a quasi il 13% sarebbe impossibile anche solo ipotizzare di poter “vivere” senza. Il settore si è dimostrato pronto a ripartire e, difatti, dal alcune recenti indagini effettuate sul mercato turistico si è registrato un vero e proprio picco di prenotazioni.
I dati positivi non finiscono qui se pensiamo anche che la ripresa economica del nostro Paese è testimoniata da tante nuove aperture. A Roma, per esempio, quattordici nuovi hotel sono in procinto di aprire al pubblico e questo è un dato estremamente incoraggiante.
Dunque gli annunci circa le riaperture e il pass per gli spostamenti, secondo il Ministro del Turismo Garavaglia, avrebbero generato un’ondata di ottimismo con conseguente impennata delle prenotazioni per la prossima stagione turistica che sta per iniziare. Si stimano picchi pari a ottantamila euro di prenotazioni raccolte in un solo giorno, dopo l’annuncio del Governo. Possiamo interpretarli come segnali decisivi di ripresa o come un momentaneo picco destinato a scendere a fine estate?
La fuga dalle città per la prossima stagione estiva
Tra le mete più richieste, com’è ovvio, ci sono le città di mare e le regioni del Sud che offrirebbero tutto ciò che le persone cercano dopo tutti questi mesi di paziente clausura: la fuga per la città. Il turismo delle grandi città d’arte, di moda e di movida sarà forse messo lievemente in secondo piano proprio per questo impulso generale di fuggire dal cemento urbano e di rifugiarsi in posti aperti e a diretto contatto con la natura.
Dalla rimozione delle quarantene nei Paesi UE e Schengen, quindi, le capitali di rilievo internazionale come Roma potrebbero giovare dell’arrivo dei turisti dall’estero. In ogni caso secondo le previsioni del Servizio Contabile Italiano è preferibile restare con i piedi per terra e considerare, sin da ora, quali potrebbero essere gli impatti sul medio e lungo periodo sul piano economico.
La stagione turistica aiuterà le imprese della Capitale?
Innanzitutto l’impennata di prenotazioni è da contestualizzare rispetto alle capienze ridotte, imposte per consentire il mantenimento delle distanze di sicurezza. In secondo luogo le aziende operanti nel settore ricettivo e turistico, così come quelle a cui è stata imposta la chiusura, provengono da lunghi mesi di inattività che hanno avuto pesanti ripercussioni sui bilanci.
L’ottimismo e la voglia di ripartire sono certamente elementi essenziali per una pronta ripresa economica e sociale ma non sono i soli di cui l’intero Paese ha bisogno. Roma, dopotutto, è una metropoli amata sia nel nostro Paese che all’estero e tra le prime città al mondo per attrattiva turistica. Proprio per questo, prima di parlare di ripresa vera, e propria occorrerà attendere il termine dell’estate e, soprattutto, gli esiti della campagna vaccinale e rispetto al tasso di contagio globale.