Scolpire il volo

Il Parco archeologico del Colosseo, in co-organizzazione con il Centre National d’art et de la culture Georges Pompidou di Parigi, presenta la mostra “Brancusi: scolpire il volo”, una selezione di opere dell’artista romeno, naturalizzato francese, Constantin Brancusi, considerato il padre della scultura moderna, per la prima volta esposte a Roma.
L’esposizione, a cura di Alfonsina Russo, Philippe-Alain Michaud, Maria Laura Cavaliere e Daniele Fortuna, è ospitata dal 13 febbraio all’11 maggio 2025 all’interno delle Uccelliere Farnesiane, luogo simbolo della città, riscoperto alla fine del Settecento dai viaggiatori del Grand Tour.
La mostra esplora uno dei temi principali della produzione artistica di Brancusi: il bestiario degli uccelli. Il percorso espositivo è articolato nei due ambienti delle Uccelliere, il primo dedicato alla scultura, il secondo alla fotografia e ai film dell’artista.
La mostra intitolata “Scolpire il volo” si avvale della curatela di quattro esperti: Alfonsina Russo, Philippe-Alain Michaud, Maria Laura Cavaliere e Daniele Fortuna.
La prima sezione della mostra è dedicata alla scultura e presenta tre opere di Constantin Brancusi, tutte provenienti dal Centre Pompidou di Parigi:
- “Le Coq” (1935), un bronzo lucidato.
- “L’Oiselet II” (1928), una scultura in marmo venato.
- “Leda” (circa 1920-26), un gesso con patina di gommalacca.
Queste tre opere sono state scelte perché considerate “emblematiche” della ricerca artistica di Brancusi, caratterizzata dalla semplificazione delle forme e dall’eliminazione dei dettagli.
Le sculture di Brancusi sono esposte accanto a reperti antichi, selezionati come fonti di ispirazione ideali per l’artista. Questa disposizione ricorda l’allestimento parigino, dove le opere di Brancusi dialogavano con idoli cicladici e anatolici, nonché con capolavori del Dipartimento delle Antichità del Louvre.
A Roma, le creazioni di Brancusi, amico e contemporaneo di Modigliani, Duchamp, Léger e molti altri artisti, sono state collocate di fronte a una selezione di statue, balsamari, are e sonagli di epoca romana sul tema del volo.
La seconda sezione della mostra, intitolata “Uccelliera”, presenta fotografie e video dello stesso Brancusi, tra cui “Leda in movimento” (1936), che documentano il suo processo creativo.
Foto di Simona Murrone